...fermiamoci ad osservare

domenica 13 febbraio 2011

Old boy


                                                                                                              


Ricordo… ricordo che pioveva. Due bambini si tenevano per mano. Un bimbo e una bimba; erano biondi, avranno avuto 5 anni lui e 3 lei; correvano!
Ridevano sotto la pioggia con i loro k-way colorati e gli stivali in tinta gialla. Un uomo con l’ombrello imprecava contro coLui che crea la pioggia. Si era sporcato e bagnato lo smoking appena comprato. Era così nervoso che, incrociando i bambini, allegri e divertiti da questo affascinante fenomeno, imprecò anche contro di loro. La colpa dei ragazzini era di non avere problemi, né alcun tipo di pensiero negativo nei confronti della vita.
Povero uomo, bagnato, irritato e in ritardo; beati bimbi, con l’impermeabile da Arlecchino, bagnati, felici, con una vita intera ancora da scoprire.

Povero bimbo, cresciuto troppo in fretta con un padre troppo uomo, troppo ansioso di avere un uomo come figlio; troppo bagnato e imbronciato.

Beato uomo, cresciuto bagnato, che corre mano nella mano con un bimbo ed una bimba, col k-way colorato, che ride insieme a loro ammirando il cielo e sperando che quei bimbi restino bimbi per tutto il tempo che gli è concesso di restarlo.

Beato uomo/bimbo, bimbo/uomo che sa essere l’uno e l’altro a suo piacimento, che sa correre sotto la pioggia con lo smoking colorato e gli in stivali in tinta gialla.
Morirà uomo sì, morirà bambino… morirà felice e spensierato, col sorriso sulle labbra.
Morirà nel suo letto con le coperte di topolino e due fantastici bimbi/uomini che gli stringono la mano.
                                                                  
Ricordo… ricordo che pioveva. Due bambini si tenevano per mano. Un bimbo e una bimba; erano biondi, avranno avuto 5 anni lui e 3 lei; correvano!
Ridevano sotto la pioggia con i loro k-way colorati e gli stivali in tinta gialla. Un uomo con l’ombrello imprecava contro coLui che crea la pioggia. Si era sporcato e bagnato lo smoking appena comprato. Era così nervoso che, incrociando i bambini, allegri e divertiti da questo affascinante fenomeno, imprecò anche contro di loro. La colpa dei ragazzini era di non avere problemi, né alcun tipo di pensiero negativo nei confronti della vita.
Povero uomo, bagnato, irritato e in ritardo; beati bimbi, con l’impermeabile da Arlecchino, bagnati, felici, con una vita intera ancora da scoprire.

Povero bimbo, cresciuto troppo in fretta con un padre troppo uomo, troppo ansioso di avere un uomo come figlio; troppo bagnato e imbronciato.

Beato uomo, cresciuto bagnato, che corre mano nella mano con un bimbo ed una bimba, col k-way colorato, che ride insieme a loro ammirando il cielo e sperando che quei bimbi restino bimbi per tutto il tempo che gli è concesso di restarlo.

Beato uomo/bimbo, bimbo/uomo che sa essere l’uno e l’altro a suo piacimento, che sa correre sotto la pioggia con lo smoking colorato e gli in stivali in tinta gialla.
Morirà uomo sì, morirà bambino… morirà felice e spensierato, col sorriso sulle labbra.
Morirà nel suo letto con le coperte di topolino e due fantastici bimbi/uomini che gli stringono la mano.

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