...fermiamoci ad osservare

mercoledì 23 febbraio 2011

In una pagina vuota

Esperimento numero..ho perso il conto..forse 4.
Il video fai da te è quello che è..perciò..si accettano sempre buoni consigli!! e buoni conigli!! ;)
Nato da un momento di totale assenza d'ispirazione, il classico blocco dello scrittore. Che fare quando non si riesce a scrivere? Forse la soluzione più ovvia, e per questo più nascosta, è proprio scrivere del fatto che non si riesce a scrivere!
Questo è il risultato.

Video: Dani c'è
Audio: Chopin- notturno in mi bemolle maggiore op.9 n°2(taglio)




                           In una pagina vuota       

Fisso questo foglio bianco come se fosse la cosa più bella che sia mai stata vista. Ne osservo il colore opaco, la consistenza, l’inchiostro orizzontale distribuito uniformemente e la mia ombra, maestosa, sotto questa luce accecante.
Son qui da non so quanto tempo e medito; ho una voglia matta di scrivere, di lasciarmi andare, di imprimere la mia impronta sulla carta, di versare la mia linfa, di gridare la mia storia.
Quante volte ho guardato una pagina bianca e l’ho vista trasformarsi in un racconto, in romanzo, in poesia; era sufficiente lasciarsi andare… il foglio si riempiva di bellissime parole; parole d’amore, di sesso, di passione, ma non solo: si esprimevano sentimenti di ogni sorta e situazioni di ogni genere, spaziando tra odio, violenza, affetto, amicizia, ricordi, rimorsi e rimpianti. Tutto insieme… era magia.
Ma non oggi.
C’è tristezza in questa stanza, oggi. Solitudine. Depressione. Malattia.
Vorrei arrabbiarmi e dare sfogo ad un sentimento che non mi si addice, ad un comportamento che non è da me. Vorrei far scivolare l’inchiostro con rapida naturalezza, come ho sempre fatto.
Vorrei un titolo. Una storia. Un finale. Un giudizio; perché no? Magari… il suo. Amo il suo giudizio, sempre; così preciso e determinato, così semplice, così amaro e così dolce. Così vero.
Vorrei. Vorrei. Vorrei.
Ma non posso. Non ho potere. Alcun potere. La sua mente oggi è affranta, annebbiata. La sua mano inoperante, trema stanca dinnanzi al bianco di un quaderno. Depressa. Ed io… io… il mio inchiostro nero, voglioso di restare impresso per sempre, impaziente di esprimersi, con arte, di raccontare, di spaziare e volare libero, resta in me; chiuso; serrato; fermo; depresso.
Vorrei parlare e dargli forza; ma da sola… nulla posso. Soltanto lui mi può salvare, con il suo speciale tocco.
E aspetto. Aspetto che lui mi impugni un’altra volta, per scrivere le sue storie, per marchiare questo foglio, per inventarsi una magia.
Ancora una volta; felice di essere usata.   


1 commento:

  1. Ci sono momenti in cui le parole scorrono veloci..si insinuano nei rivoli più nascosti..come un fiume in piena.. all'improvviso li vedi scritte lì sul foglio, hanno un corpo, una forma, non sono solo segni, suoni..raccontano di te..ti ascoltano..ti calmano!
    Ma è di certi giorni un vuoto, la mente è ferma, bianca, come il colore della pagina in attesa di essere "sporcata"..
    Scrivere disseta, scrivere sazia, scrivere è il modo più bello e vero che ognuno di noi ha per riappacificarsi con se stesso e con gli altri..
    scrivere è come linfa per le foglie..acqua, aria, in una parola:vita!:-)

    Emozionante anche il video:-)
    Un abbraccio Dani:-)

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