...fermiamoci ad osservare

mercoledì 9 febbraio 2011

Ieri notte




Ti svegli così, sudato, col cuore che bussa alla porta dei polmoni, del respiro, dell'affanno. Ti svegli così, nel fegato della notte, quell'attimo in cui il whisky non basta più, fissando l'angolo basso del cuscino che ti sorride beffardo perché lui dorme, e tu no, tu pensi, rifletti, ti picchi la testa con pensieri maldestri; hai in mente tante scene e tante storie e vorresti solo alzarti e buttarle giù, nero su bianco, ma la forza che avevi solo poche ore prima ha preso un treno verso l'ignoto e tu ti ritrovi da solo, al buio, in silenzio. Vorresti esistesse un congegno metà elettronico metà magico che possa registrare i pensieri, perché anche solo l'idea di alzarti e attivare un microfono e muovere la bocca e sputare parole che rotolano stanche a ritroso verso l'ugola, ti fa sentire ancora più inutile e depresso. Vorresti poter schiacciare un tasto con la forza della mente e imprimere il pensiero su di un nastro che ascolterai poi il giorno dopo; ma non puoi; non esiste nulla di simile sull'intero pianeta. Qualcuno dovrebbe inventarlo, rimediare a questo tragico epilogo di una nottata in bianco. Una come tante.
Ti giri e ti rotoli e ti sdrai e ti rannicchi e ti copri e ti riscopri e ti incazzi e ti rilassi per non incazzarti e questo ti fa ancora più incazzare di quanto non lo fossi un attimo prima; segui con lo sguardo i numeri rossi della sveglia che si muovono lenti, che mutano incapaci di interagire con te e la tua intelligenza; senti che la voglia di restare al mondo è proprio lì accanto a te e che devi solo prenderle la mano e andare lontano dove gli angeli non hanno domande e le nuvole piovono risposte e i venti ballano il tango e la neve sa di cioccolata; fondente; al latte; con le mandorle; al peperoncino. annusi l'aria rarefatta di una stanza che non ti somiglia per niente, che non ti riflette nonostante gli specchi, che non ti sorride nonostante le fotografie appese sul muro raccontino una storia di vita vissuta ridendo fianco a fianco dell'allegria. 
Immagini situazioni incredibili, ti senti un eroe, un supereroe con poteri straordinari, poi ritorni sulla terra e coltivi campi che cantano e pianti fiori che cucinano dolci solo per te e la tua allegria. Pensi...domani andrà meglio, domani c'è il sole nei miei occhi, domani scrivo qualcosa; qualcosa di bello, di emozionante, di divertente. Lo faccio per me. Lo faccio per te. Lo faccio per tutti. Per la mia carta e per la mia penna, per il mio vicino e per il mio nemico. Domani. Domani lo faccio. Prometto a me stesso e a tutti loro, che domani ci sono. Sono qui.
Ma la notte è ancora lunga anche se domani è vicino e le sfumature sono solo un concetto che si perde nei meandri dell'oscurità sotto le lenzuola, non mi resta che far pace col cuscino e far finta, per il momento, che almeno lui mi sia amico e che le mie storie, le mie fantasie, le mie vite potrò raccontarle a lui, chiudendo gli occhi e lasciandomi cullare dal soffio melodico di un tic tac perpetuo che mi accompagnerà stanotte come domani, come dopodomani e dopodomani ancora.

2 commenti:

  1. Mi piace. Leggendo, ho visto delle immagini. E lo reputo un buon segno!

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  2. i tuoi commenti sono sempre ben temuti....ma per ora positivi!! questo mi fa sorridere!! e felice che ti sia piaciuto!! :)

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bisbigli tra le righe