...fermiamoci ad osservare

giovedì 3 marzo 2011

Cuore in gola



E' il sapore del ricordo che riempie la mia bocca, la mia lingua, la mia gola.
E' di un gusto troppo amaro perché possa io apprezzarlo.
E' di un gusto troppo amaro perché possa io ingoiarlo.
Senza olfatto non c'è estro e allora taglio; rompo; disfo; distruggo; anniento.
Cavità nasali zuppe di sangue e di dolcezza; sapidità schifosa che disgusta.
Odioso lezzo di linfa vitale che invade i miei appetiti, i miei gusti e i miei profumi.
Chiudo gli occhi e nel silenzio lascio scorrere il mio mare;
dentro e fuori; in me in te; al passato nel presente; dello zucchero nel sale.
Nel buio sgorgano.
Sangue e lacrime; dolce e salato; rabbia e gioia.
Non riesco e son testardo;
sorseggio la mia essenza, la mia vita, la mia collera e ingoio a fiotti, divoro tutto e accetto la sconfitta.
Il mio dolore; il tuo dolore; il tuo sapore... il tuo ricordo.
Perché non posso. Non posso sputare e dimenticare.
Non posso amare e insieme odiare.

E' il sapore del ricordo che mi riempie e mi tormenta e mi sazia e mi soddisfa.

2 commenti:

  1. Molto bello, immediato. Mi piace, a parte le due righe del naso...BELLO!

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  2. E allora ama... lascia che sia l'amore a vincere questo eterno duello...
    Molto belle le tue parole..breve e d'impatto il tuo post..
    A presto, Artemisia

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